Come Visualizzare Dati Exif

I dati EXIF sono delle particolari informazioni riguardanti numerose caratteristiche relative a determinati file, ecco perchè molte volte per migliorare l’organizzazione e la gestione di tutti questi dati specifici potrebbe risultare davvero molto utile inserirli in apposite tabelle, infatti in questa guida scopriremo come fare ciò grazie all’ausilio di un efficace strumento.

Exif Viewer è un programma utilizzabile in modo completamente gratuito ed esclusivamente con sistemi operativi di tipo Windows che, dotato di una semplice, pratica, intuitiva ed accattivante interfaccia utente, consente di visualizzare ed organizzare tutti i dati EXIF relativi a specifici file in apposite tabelle, migliorando così notevolmente la gestione delle informazioni e di tutte le tipologie di dati.

Per potersi servire del software di “Exif Viewer”, sarà necessario collegarsi al seguente sito. Effettuato il collegamento con la pagina indicata, procedete con lo scaricamento dell’applicazione facendo click sul pulsante di colore blu con la voce “Download” situato nella parte alta della homepage.

Successivamente, dopo aver installato ed inizializzato il software, mediante l’interfaccia utente principale di “Exif Viewer”, sarà possibile selezionare tutti i file su cui si desidera agire e, dopodichè, verrà immediatamente visualizzata un’apposita anteprima relativamente al file scelto. Inoltre, una volta selezionati i file d’interesse, nella parte destra della finestra principale dell’applicazione, potranno essere organizzati e visualizzati in apposite e pratiche tabelle tutti i dati EXIF relativi ai propri file, ottenendo così tutta una serie di informazioni estremamente dettagliate.

Cosa Bisogna Sapere Prima di Comprare Online

Ho già affrontato la questione un paio di anni fa, ma è il caso di tornare sull’argomento con maggior fermezza e decisione. Alcuni utenti, una manciata, hanno voluto polemizzare sull’uso del nostro shop interno come fonte per stilare la guida. Le critiche erano principalmente dirette alla “scorrettezza”, secondo alcuni, dei prezzi usati, troppo alti. Alla pubblicazione di alcuni commenti “sopra le righe”, sono ovviamente stati presi dei provvedimenti. Fatemi dunque spendere qualche parola.

Punto primo. I commenti sono un luogo pubblico, uno strumento che mettiamo a disposizione gratuitamente ma il cui uso sottende l’accettazione di un regolamento, stilato per tutelare tutti coloro che intendono utilizzarlo. Se un commento è maleducato, diffamante, fuori luogo (OT) e oltraggioso, è ovvio e sacrosanto che si prendano provvedimenti verso l’utente che l’ha scritto, a tutela di tutti gli altri (e se vogliamo, a tutela dell’utente stesso che l’ha scritto), e che si proceda a eliminare il commento stesso. Di conseguenza è il caso di pensare prima a cosa e come scrivere, anziché lamentarsi a posteriori del provvedimento attuato.

Le polemiche presentate con i dovuti modi sono sempre state discusse e hanno trovato la massima disponibilità. Tutte le altre, incivili, non meritano risposta. Per aggiungere una nota di colore, ho presentato la mia diretta disponibilità e invito a scrivermi direttamente in mail per presentare il malcontento, e non ho ricevuto alcuna mail, a dimostrazione del disinteresse a creare una discussione costruttiva sull’argomento.

Detto questo, andiamo a fondo sul perché riteniamo che il metodo adottato sia sufficientemente corretto. Le guide sono gratuitamente consultabili e non sottendono l’acquisto di alcuno dei prodotti indicati, e nemmeno richiedono una qualche azione aggiuntiva agli utenti per prenderne visione. Questo per chiarire che ha ben poco senso avanzare critiche rivolte alla creazione di queste guide solo per “riempire le casse”. Non sono certo queste le fonti di sostentamento, ma unicamente un servizio aggiuntivo. Questo è ancora più vero considerando che i prodotti indicati nelle guide sono liberamente acquistabili ovunque, da un qualsiasi shop online o sotto casa, senza alcuna limitazione.

Ora arriva la parte ironica, in cui è cristallina la malafede. Alcune critiche sono nate da quando abbiamo integrato e adottato lo shop interno. Il fatto è che anche prima dell’integrazione del nuovo shopping le fasce di prezzo adottate erano determinate usando e-shop come Next. Lo abbiamo sempre chiarito che non consideravamo rivenditori che non figuravamo come distributori ufficiali. Non è cambiato nulla!

E perché agiamo in questo modo? Ecco la questione etica. In questo articolo avevo già spiegato la situazione, ma per facilitare faccio un riassunto conciso. Ci sono due differenti tipologie di rivenditori. Quelli ufficiali italiani che acquistano i prodotti dai distributori ufficiali (o sono loro stessi distributori) delle aziende. I listini per queste tipologie di rivenditori sono, più o meno, gli stessi. Ovviamente dico più o meno perché delle differenze, determinate da accordi commerciali, ci saranno sempre, ma si tratterà sempre di pochi punti percentuale, che influiscono nella stessa misura sul prezzo finale. Questo significa che nonostante delle differenze ci saranno sempre, i pochi punti di margine (soprattutto nel mercato dei componenti che ormai è uno dei meno redditizi) influenzeranno il prezzo di vendita di una manciata di euro in più o in meno. Come è possibile, quindi, che alcuni rivenditori offrano prodotti al 20, 30 o anche 40% in meno? A volte accade che non si usano i canali di vendita/acquisto ufficiali, avendo accesso quindi a listini più convenienti, come per esempio quelli esteri. In questi casi è possibile quindi risparmiare denaro all’acquisto, gestendo differentemente le questioni finanziarie, rivendendo poi i prodotti, facendo del margine, a prezzi più bassi.

Quali sono le differenze pratiche rispetto a queste due tipologie di rivenditori? Prima di tutto quelli che usano i canali di distribuzione ufficiale godono storicamente di strutture più radicate e organizzate; questa, chiarisco, non è una caratteristica intrinseca dell’essere o meno un distributore ufficiale, ma una fotografia di quello che è realmente, anche per ragioni storiche, il panorama italiano. Una conseguenza diretta è invece la gestione della garanzia. Un rivenditore ufficiale italiano potrà accedere ai canali ufficiali, assicurando quindi una procedura post vendita di supporto semplice e teoricamente indolore. Aggiungo un ulteriore punto di chiarezza. Non è matematico che usare un rivenditore non ufficiale porta a una rinuncia al diritto di garanzia o a un supporto scadente. Molte testimonianze dicono il contrario, utenti molto soddisfatti, ma molte testimonianze riportano anche di gravi disservizi. Pesando tutto su una bilancia, è chiaro che il rischio maggiore si ha scegliendo i rivenditori meno consolidati.

Avrete sicuramente sentito il termine “VAT Player”, con cui vengono chiamati alcuni shop/venditori. In una battuta, con questo termine si vuole indicare coloro che, grazie all’acquisto principalmente all’estero, evadendo di fatto l’iva, possono vendere i prodotti a un prezzo molto inferiore, che abbinato a un prezzo di acquisto estero inferiore (vedi per esempio i prezzi più bassi della Germania) spiega quel divario superiore al venti percento che c’è rispetto ad alcuni distributori ufficiali.

Se avete quindi messo a fuoco la situazione, capirete il perché della nostra scelta, e perché i prezzi del listino di Next, o Bow/Wellcome, o Tecnocomputer per citarne altri, sono sempre superiori rispetto ad altri shop. Siete liberi di decidere a chi dare i vostri soldi, ma non potete chiederci, o peggio pretendere, di sostenere chi, in un modo o nell’altro, potrebbe non essere del tutto trasparente nella sua gestione o soprattutto non poter offrire una tutela dopo l’acquisto sicura al 100%.

Aggiungo come nota di chiusura, tanto per ribadire un’altra volta che difficilmente alcune critiche possono trovare accoglimento, che anche se i prezzi sono differenti, le fasce di prezzo sono rispettate, e di conseguenza le guide mantengono la loro validità.

Riassumendo quindi le nostre motivazioni, adottando, come alcune critiche chiedono, fasce di prezzo più basse determinate dai canali non ufficiali qui sopra descritti, porterebbero direttamente o indirettamente gli utenti ad affidarsi solo ad alcuni shop che, probabilmente, utilizzano pratiche commerciali “esotiche”. Non ci consentirebbero quindi di assicurare un’affidabilità del servizio pre e post-vendita accettabile, portandoci di conseguenza a dare suggerimenti scorretti, forse pericolosi, e certamente eticamente inaccettabili. Detto questo, rimane sempre valido un concetto: acquistate da chi volete, ma non chiedeteci di darvi consigli inaffidabili.

Recensione Cornice Digitale Hama Steel

Le vecchie cornici vengono sempre più spesso sostituite dalle cornici digitali che si adattano meglio ai nuovi formati delle fotografie spesso scattate da smartphone e tablet.
Ma se, oltre alla semplice sequenza di immagini mostrate in successione, ti interessano anche altre funzioni, allora la migliore cornice digitale per le tue esigenze potrebbe essere un modello multimediale.
Il vantaggio che offre Hama Steel è proprio questo: permettere, per esempio, la visione anche dei filmati realizzati in vacanza – i formati supportati sono numerosi – e quindi strappare qualche sorriso quando li si riguarda.

Risulta essere inoltre possibile caricare anche file MP3 e rendere la visione delle immagini o dei video un’esperienza decisamente più completa ed emozionante.

Prestazioni
Se intendi goderti in maniera chiara e nitida tutte le foto che ti ritraggono insieme agli affetti più cari o agli amici, ti farà piacere sapere che la cornice digitale Hama vanta una risoluzione di 1.024 x 768 pixel. Si tratta di valori superiori a quelli spesso presenti in altri modelli che dispongono di una risoluzione, comunque buona, di 800 x 600 pixel. È consigliabile non scendere al di sotto di questo standard. Il contrasto e la luminosità, anch’essi notevoli, contribuiscono alla visualizzazione di immagini di qualità.
Le foto scorrono inoltre fluide e senza problemi, mentre le funzioni integrate in questo modello sono numerose. È possibile, per esempio, selezionare la velocità di scorrimento e il tipo riproduzione che quindi non risulta mai monotono.

Altre caratteristiche
Lo schermo da 9,7 pollici rappresenta una soluzione valida perché le immagini possono essere viste anche da una discreta distanza mentre l’ingombro non è per niente eccessivo. Anzi, il modello si presenta molto sottile e in più ha il vantaggio di essere elegante grazie al design ben curato e al color argento.
La struttura in metallo la rende poi più resistente degli altri modelli in plastica.
Da evidenziare la notevole memoria interna di 4 GB, sufficiente per archiviare una grossa quantità di file senza fare ricorso a supporti esterni come schede SD e pen drive USB che possono comunque essere utilizzare all’occorrenza.
Un ultimo vantaggio che vogliamo sottolineare è il telecomando in dotazione, indispensabile per godersi foto e filmati con assoluta comodità.

Principale vantaggio
La versatilità della cornice Hama Steel permette all’utente di visualizzare non solo fotografie ma anche video e di ascoltare file audio in formato MP3. Il vantaggio è di rivivere le emozioni in maniera più coinvolgente.

Principale svantaggio
La Hama funziona solo se collegata alla rete elettrica e non con batteria, quindi non ci si può allontanare troppo dalla presa.

Verdetto
Dal design elegante e dalla struttura in metallo, la cornice digitale Hama è un dispositivo versatile, completo e tecnologicamente avanzato. Le immagini vengono visualizzate con buona qualità mentre il telecomando in dotazione si rivela utilissimo per gestire le funzioni a distanza.

Recensione ASUS VIVOBOOK S530UF-BQ232T

VivoBook S530UF è un notebook potente, versatile ma anche con uno stile deciso e giovanile. Perfetto, ad esempio,
per uno studente che si iscrive all’università. È disponibile in 5 diverse combinazioni di colori così puoi scegliere quella che più ti piace ed esprimere la tua personalità distinguendoti dalla massa. Il design non
è però fine a se stesso: è stato studiato anche per essere funzionale.

Il monitor, per esempio, è dotato di cerniera ErgoLift.
In pratica, quando si apre, inclina leggermente la tastiera per offrire una posizione di digitazione più confortevole e al tempo stesso di migliorare il raffreddamento.
In più la tastiera è dotata di tastierino numerico e di retroilluminazione, così puoi lavorare in tutta comodità ovunque ti trovi.

Al valido design si unisce una dotazione hardware di buon livello. Questa configurazione comprende un processore Intel Core i7 di ottava generazione, 16GB di RAM e una scheda video dedicata da 2GB. Non
è un mostro di potenza, ma risponde comunque bene ad una grande varietà di utilizzi, dallo studio al multimedia.
Peccato solo per l’hard disk: 1.000GB sono sicuramente comodi per archiviare i propri file, ma un’unità SSD avrebbe reso questo notebook più veloce e reattivo. Opzione, comunque, disponibile con un leggero aumento di prezzo.

Ultimo aspetto la connettività. Anche qui c’è poco da lamentarsi: il numero di interfacce è completo, per numero e varietà. Nel complesso, quindi, un portatile dal buon rapporto tra qualità e prezzo che sfa apprezzare anche per il design giovanile.

Come Funziona un NAS

Ideati esclusivamente come prodotti professionali, oggi i NAS sono usciti dagli uffici per entrare nelle nostre case. Molti si affidano ancora a dei semplici dischi esterni, o chiavette capienti, per trasportare musica o video da un dispositivo all’altro; chi ha invece un background leggermente più tecnico, non avrà problemi a installare un NAS all’interno della propria rete casalinga. A dire il vero non si tratta nemmeno più di capacità tecniche, ma semplicemente di sapere o meno che una soluzione del genere esiste ed è alla portata di tutti. Si tratta di prodotti un po’ di nicchia, ma semplicemente perché non se ne parla molto, e di conseguenza finiscono per essere considerati soluzioni appannaggio solo dei più esperti.

Se acquistare un hard disk esterno non impaurisce nessuno, perché basta collegarlo a una porta USB, il concetto di NAS e di rete lascia interdetti i meno esperti, mentre il messaggio che voglio passare a chiare lettere e che chiunque oggi può acquistare un NAS, installarlo senza problemi, e trarne i tanti benefici che offre rispetto una chiavetta o un hard disk esterno.

Per mostrarvi i pregi di una soluzione del genere e la facilità d’uso, userò un NAS Zyxel 325. Si tratta di un modello adatto a un uso casalingo, dotato di due bay, quindi due dischi, configurabili nelle modalità RAID basilari. Se la parola RAID vi sembra già troppo tecnica, non preoccupatevi, vi basterà sapere che avrete due scelte, RAID 0 e RAID 1, e che il RAID 1 è quello raccomandato. In poche parole, scegliendo questa modalità direte al vostro NAS di copiare ogni dato memorizzato su un disco, anche sull’altro, così da avere una doppia copia dei vostri dati. Nella malaugurata ipotesi che un disco si danneggiasse, non perderete i dati perché saranno memorizzati sul secondo disco, e vi basterà sostituire il disco danneggiato per ripristinare il corretto funzionamento. Vedremo fra poco la facilità di configurazione di questo prodotto, ora passiamo in rassegna le caratteristiche.

Abbiamo detto che può ospitare due dischi SATA, che dovranno essere acquistati separatamente, e potrete decidere voi la dimensione. Dovete solo assicurarvi che siano di capacità identiche e, meglio, che siano lo stesso modello. Davanti sono disposti il tasto di accensione, alcuni LED di stato, e una porta USB 3.0, a cui potrete collegarci hard disk o chiavette. Questa porta è interessante nel momento in cui vorrete accedere a un contenuto esterno usando la stessa infrastruttura di rete o se vorrete copiare sul NAS alcuni file presenti nella vostra chiavetta. C’è infatti un altro pulsante che permette di avviare automaticamente la copia dei file da un dispositivo esterno (pendrive, hard disk), semplicemente collegando la periferica e premendo il bottone, facilitando il trasferimento.

Dietro vedrete il connettore dell’alimentazione, la porta di rete e altre due porte USB, a cui collegare altrettante periferiche. L’installazione prevede la rimozione di alcune viti, il fissaggio dei dischi alle slitte e l’inserimento dei connettori. Anche questa non è un’operazione difficile, si tratta solo di seguire le istruzioni e svitare un paio di viti. Non lasciatevi intimorire, dopotutto i connettori entrano in una sola direzione, e a meno che non siate troppo rudi nello spingere un connettore anche quando è palesemente nel verso sbagliato, non potrete fare danni.

Una volta che avete collegato i dischi, la seconda operazione sarà di collegare il NAS, tramite il cavo di rete presente in bundle, in una porta libera del vostro modem/router. Scegliete una porta libera (LAN 1, LAN2, LAN3, LAN4) e inserite il cavo; anche in questo caso, la direzione è solo una, non potrete sbagliare.

Ora dovrete accendere il PC, inserire il CD in dotazione e avviare il programma di configurazione. Ovviamente il PC che state usando dovrà essere collegato alla stessa rete del router a cui avete collegato il NAS, anche in Wi-Fi, e se a casa usate Internet, al 99% questa condizione è già soddisfatta. Il software d’installazione troverà in automatico il NAS (lo avete acceso?), e procederà con la configurazione. Vi verranno richieste solo alcune informazioni, come il tipo di RAID (scegliete il RAID 1), il nome (potete lasciare quello di default o chiamarlo come volete), cliccate su “avanti/next” e dopo alcuni minuti il vostro NAS sarà pronto all’uso. Verrà installata, in questo caso, anche il software zPilot, che offrirà una scorciatoia al NAS.

Per accedervi avrete poi due possibilità. O usando “Esplora Risorse”, in cui il NAS sarà visualizzato come una unità di rete (che funziona alla stessa maniera delle altre unità C:, D:, etc), o tramite interfaccia web, che è anche la via per accedere alle funzioni dirette del NAS. Non è niente di complicato, perché durante la configurazione potrete assegnare al vostro NAS un indirizzo IP, ad esempio 192.168.1.120, che quando lo digiterete all’interno di un browser, avvierà l’interfaccia web. Anche questo sembra complicato, ma un indirizzo IP potete considerarlo semplicemente come un indirizzo web. Niente di diverso da www.google.it, per esempio. La differenza è solo come è scritto, con quattro terzine di numeri. In nove casi su dieci l’indirizzo che vi sarà permesso di assegnare non dovrà essere differente da 192.168.1.xxx, dove xxx sono tre numeri che potrete scegliere. Questa operazione vi consentirà di assegnare un IP fisso, quindi un nome (in numeri) al vostro NAS. L’unico suggerimento è di dare un numero alto, sopra al 100, perché un numero più basso potrebbe essere assegnato automaticamente dal router. Non entriamo in tecnicismi, diciamo solo che se assegnate un numero compreso tra 100 (192.168.1.100) e 200 (192.168.1.200), non dovreste avere problemi. In questo modo, da qualunque PC o notebook collegato alla vostra linea internet di casa, digitando quell’indirizzo accederete al vostro NAS, ed è proprio questo il grande vantaggio offerto rispetto a un normale hard disk esterno. Più persone, in contemporanea, potranno accedere al NAS e ai contenuti in esso memorizzati. Potrete avviare la riproduzione di due canzoni su due computer differenti, o guardare un film mentre vostra moglie, figlio o marito, ascoltano la musica, o creare una libreria condivisa di foto o di documenti, ma queste sono solo alcune delle possibilità.

Lo Zyxel NSA325 vi permette di accedere dall’esterno, mentre non siete a casa, tramite le applicazioni per smartphone (zMedia), potrete connetterlo a DropBox, o impostarlo per scaricare i file da reti P2P. Se avete una console di giochi, potrete usarla per guardare i film memorizzati sul NAS direttamente sul vostro televisore. Le opzioni sono molte, e come questo NAS, anche altri prodotti sono in grado di offrire caratteristiche simile. Ovviamente la difficoltà d’uso varia in base all’applicativo, ma nelle sue funzioni basilari, è alquanto semplice. Inoltre, usando il RAID, avrete una protezione che il semplice disco esterno non vi offre, a meno di continui backup.

Stiamo tuttavia parlando di prodotti dal prezzo differente. Un NAS vi costerà quanto la somma del prezzo di due dischi e, nel caso dello Zyxel 325, dovete mettere in conto altre 200 euro circa. Siamo su livelli totalmente differenti se il confronto avviene con un hard disk esterno, ma a stento si possono fare dei confronti. Un NAS vi offre maggiore sicurezza dei dati, accesso condiviso in rete, un cloud personale con l’accesso dall’esterno (smartphone, tablet), strumenti avanti come i clienti P2P (niente più computer acceso tutta la notte se scaricate), streaming DLNA su dispositivi compatibili (TV, console). E per avere tutto questo, non bisogna essere dei geni dell’informatica.

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